Il nuovo libro di Avenir Suisse offre 44 idee per un totale di 12 ambiti politici e getta uno sguardo generale sul lavoro del think tank, che attinge all’intero bacino tematico di Avenir Suisse.

Lo spettro delle proposte spazia dalla libera scelta della cassa pensione da parte dei collaboratori per tenere conto delle loro preferenze individuali, a un contributo volontario delle aziende in caso di assunzione di personale straniero in modo di sfruttare meglio la riserva di forza lavoro autoctona; da un fondo energetico cantonale che occhieggia con un’effettiva privatizzazione, alle cosiddette azioni cumulative, un tipo di azioni che premia gli investitori più leali; da un obbligo di servizio generale al posto dell’obbligo di leva per correggere la perdita di parità di trattamento di tutti i soggetti agli obblighi militari e la perdita d’importanza assegnata all’idea di milizia, fino ad una maggiore trasparenza dei costi nei trasporti per ragioni ecologiche, finanziarie e di politica dell’insediamento.

Con le loro idee liberali gli autori – i capiprogetto di Avenir Suisse – vogliono fornire un contributo al consolidamento del territorio e della piazza economica svizzera di domani e dopodomani. Le proposte non costituiscono un programma di riforma dettagliato e a tutto tondo, ma offrono spunti per un dibattito aperto e di ampio respiro su diverse tematiche. Si tratta di discutere e sviluppare ulteriormente queste idee, evitando che la Svizzera, vista la sua situazione relativamente favorevole, si limiti ad apportare in casa propria solo qualche correttivo.