In Svizzera, stato federale per eccellenza, sono parecchi i settori regolati a livello cantonale, per esempio la pesca, il notariato, l’assicurazione stabili o la geotermia. Il sesto monitoraggio dei cantoni «Monopoli cantonali vecchi e nuovi» rivela un potenziale di miglioramento per quanto riguarda questi interventi statali – in riferimento sia al loro numero che alla loro struttura.

Sorprendentemente, in Svizzera esistono diritti esclusivi statali per quanto riguarda molteplici settori. Spesso essi si traducono in monopoli statali, ovvero in una situazione in cui le competenze per la struttura dell’accesso al mercato è regolamentata da Confederazione, cantoni o comuni.

Il sesto «Monitoraggio dei cantoni» di Avenir Suisse studia i monopoli cantonali nell’ambito dell’assicurazione stabili, degli spazzacamini, caccia e pesca, notariato, ingegneri geometri, commercio di sale e geotermia.

Da un lato la scelta di studiare questi settori è motivata dalla loro importanza in tutti i cantoni, dall’altro invece dai diversi tipi di regolamentazione applicata allo specifico settore. Gli autori dello studio, il vicedirettore Samuel Rutz e l’assistente di ricerca Lukas Schmid, hanno analizzato la pertinenza di queste diverse regolamentazioni di accesso al mercato.

La concorrenza federale è insufficiente

Il monitoraggio cantonale propone tre conclusioni principali:

  1. Diversi monopoli cantonali da molto tempo ormai non hanno più ragione di esistere. Il monopolio degli spazzacamino e la regalia del sale dovrebbero essere considerati come relitti storici e dovrebbero essere aboliti. Anche altri settori, per esempio il notariato, sono ancora in parte dominati dal protezionismo, quando invece potrebbero essere lasciati alla libera concorrenza. E nuovi monopoli come per esempio quello della geotermia non dovrebbero assolutamente essere creati.
  2. La grande diversità delle regole cantonali dimostra bene che molti dei settori analizzati potrebbero essere gestiti dal libero mercato. Infatti spesso si passa da un monopolio statale puro per un determinato settore in un cantone a un mercato completamente libero nell’altro. Nella ricerca di soluzioni vicine al mercato varrebbe la pena lanciare uno sguardo a ciò che fanno i vicini. A tale riguardo la concorrenza federale non sembra funzionare abbastanza bene.
  3. Talvolta vi sono tuttavia buone ragioni per accettare l’esistenza di un monopolio cantonale. Ma se già non è possibile attuare una «concorrenza nel mercato», bisognerebbe quantomeno garantire una«concorrenza per il mercato» – per esempio attraverso bandi di concorso. Questa dimensione può essere migliorata in molti cantoni.

La Svizzera tedesca non è più liberale della Romandia e del Ticino

La classificazione presentata nello studio sfata il mito della Romandia come regione più densa di monopoli cantonali. Tutti i cantoni latini – fatta eccezione per il Canton Neuchâtel – si trovano infatti nella prima metà della lista. I primi tre posti sono occupati da Svitto, Friborgo e Ticino; gli ultimi tre proprio da cantoni della Svizzera orientale: San Gallo, Grigioni e Appenzello interno.