La polarizzazione e il progressivo declino dei partiti di governo tradizionali mettono in discussione il sistema governativo svizzero orientato alla stabilità. Mentre le voci critiche verso la concordanza si fanno sentire sempre più, ci si interroga se un Consiglio federale senza capo di governo né programma sia ancora adatto alle esigenze future.

«Rivitalizzare piuttosto che abolire» è il motto del libro scritto da Michael Hermann per Avenir Suisse e dedicato al tema della concordanza. Nonostante i sintomi di crisi, il modello governativo svizzero vanta a tutt’oggi una storia di successo. Esso ha contribuito a creare un sistema politico snello, solido, ma al contempo anche vicino ai cittadini.

L’autore ci offre uno scorcio approfondito della nascita e dello sviluppo dell’insolito modello governativo di questo Paese e illustra, sulla base di tre idee di riforma concrete, come questo può essere adeguato al presente e al futuro senza la necessità di operare stravolgimenti:

  1. Il voto di fiducia per i Consiglieri federali – obbligatorio per tutti i membri del governo alla fine della legislatura qualora vogliano essere confermati nella loro carica.
  2. La creazione di un dipartimento presidenziale per favorire la collegialità all’interno del Consiglio federale e garantire una maggiore continuità delle relazioni internazionali.
  3. Maggiore concorrenza tra Consiglio nazionale e Consiglio degli Stati: si tratterebbe di sciogliere i blocchi esistenti attraverso la divisione della presa di decisione all’interno del legislativo e di rendere possibile una concorrenza moderata tra le due Camere.