Esiste il Röstigraben nel secondo pilastro? Avenir Suisse ha confrontato il grado di copertura (il rapporto tra il patrimonio e gli obblighi finanziari) delle 26 casse pensioni cantonali a fine 2010. L’illustrazione mostra che il divario c’è, eccome: nella Svizzera Latina (FR, GE, JU, NE, VD, VS e TI) il grado di copertura raggiunge in media il 66%, cioè oltre 30 punti in meno di quello dei cantoni restanti. Tra i cantoni latini, il valore più basso lo registra Ginevra (56%), quello più alto Friborgo (79%). Il Ticino con 64,5% si trova esattamente nella media latina. Altri cantoni svizzero-tedeschi come i due Appenzello, Glarona e Obvaldo raggiungono gradi di copertura di oltre il 100%. Per ricapitalizzare le casse scoperte servirebbero a livello svizzero 15,6 miliardi di franchi; il 60% di questo importo (9,1 miliardi di franchi) per le casse nella Svizzera Latina – regione che conta peraltro solo un terzo della popolazione svizzera.

Questo confronto dei gradi di copertura comporta però due rischi. Primo, il grado di copertura è una misura statica, che non tiene conto dell’andamento della situazione finanziaria. Esso dipende fortemente dalla piramide dell’età (il rapporto tra attivi e pensionati) e dal sistema della cassa (primato delle prestazioni o primato dei contributi). In caso di rendimenti di mercato bassi le casse pensioni con un primato delle prestazioni e con degli assicurati che ricevono salari in base all’anzianità – caso tipico è l’amministrazione pubblica – sono più esposte al rischio di un grado di copertura sfavorevole. È interessante notare come tutti i fondi pensione della Svizzera Latina siano organizzati in questo modo, mentre l’80% delle casse della Svizzera Tedesca sono già passate al primato dei contributi.

In secondo luogo, il grado di copertura dipende fortemente da parametri quali il tasso d’interesse tecnico. Per esempio se quest’ultimo viene sovrastimato dell’1%, il grado di copertura “migliora” di ca. 10 punti percentuali. Anche in quest’ambito le differenze regionali sono marcate. Il tasso d’interesse medio nella Svizzera Latina si attesta al 4,1% (Ticino: 4%), rispetto al 3,7% nella Svizzera Tedesca. Il valore massimo lo raggiunge la cassa pensioni di Ginevra. Le prospettive a ovest della Sarine e nella Svizzera Italiana sono quindi più nere di quanto si pensava.

Le differenze riflettono le scelte politiche

Come si spiega questo Röstigraben? La risposta suona quasi banale: è colpa della politica. È vero che tutte le casse pensioni sottostanno alla stessa legge federale sulla previdenza professionale (LPP). Entrate e prestazioni (per esempio l’ammontare delle rendite o la possibilità di andare in pensione anticipata) sono però fissate dalle casse pensioni stesse o addirittura da leggi specifiche cantonali.

L’elettorato dei cantoni latini è più restio a risolvere il tema della «previdenza dell’amministrazione». I sindacati pubblici sono forti e le minacce di sciopero degli impiegati statali sono molto più frequenti che nel resto della Svizzera. E i consiglieri di stato spesso si giocano la rielezione se lanciano un’offensiva contro la propria amministrazione.

Per i politici è quindi meno attrattivo attivarsi per il risanamento delle casse pubbliche piuttosto che per l’ampliamento della rete ferroviaria o per la costruzione di uno stadio. Tuttavia sarebbe irresponsabile lasciare quest’annosa questione nelle mani dei nostri figli.

Tratto da un articolo apparso su «Le Temps» da Emmanuel Garessus dal titolo
«Le Röstigraben existe dans les caisses de pension».