Come la perequazione finanziaria intercantonale (NPA), anche la compensazione intercomunale è una componente importante dello sviluppo di un paese che difende strenuamente la decentralizzazione dei compiti e l’autonomia dei comuni. La maggior parte dei sistemi cantonali affronta sfide più grandi rispetto alla Confederazione dall’introduzione della NPA. L’ultimo monitoraggio dei cantoni di Avenir Suisse analizza e compara queste sfide, e giunge alla conclusione che la solidarietà intercomunale è oggi molto più costosa del necessario.

Per i comuni poveri di risorse spesso le prestazioni non sono convenienti, poiché sotto una certa soglia l’aumento della capacità contributiva è compensato nella stessa misura da un calo dei trasferimenti della perequazione intercomunale. Nel complesso, circa il 40% dei comuni si trova in questa situazione, e in Ticino addirittura il 54%. Ciò che sorprende è che anche questi comuni, impegnandosi, riescono a migliorare la loro attrattiva. Questa è la buona notizia, la politica dei comuni è ovviamente fatta da persone probe che vogliono impegnarsi per il bene della comunità, senza considerazioni legate al reddito. Il giudizio sulla perequazione finanziaria, che sanziona le prestazioni, non può che essere mitigato. Non bisogna dunque ignorare i molti altri punti deboli, come indica una maggioranza dei sistemi cantonali.

Il quinto monitoraggio dei cantoni di Avenir Suise presenta la prima analisi completa di tutti i sistemi di perequazione finanziaria cantonali. Come spesso accade nel monitoraggio dei cantoni, molte informazioni rilevanti vengono raccolte per la prima volta. Hanno i comuni le stesse competenze nel finanziamento e nell’esecuzione dei propri compiti? C’è una netta separazione nella compensazione fra oneri e risorse? Chi finanzia questa perequazione? A quanto ammonta? La perequazione degli oneri si basa sui compiti effettivi? Quanti comuni dipendono totalmente dalla perequazione finanziaria? E per tornare ai punti deboli descritti sopra, quanto questa perequazione delle risorse indebolisce la concorrenza intercomunale? Nel complesso sono stati selezionati 12 criteri.

Nella classifica globale risulta in testa il canton Glarona, che deve questo risultato al suo ruolo pioniere nella riforma dei comuni del 2011, anche se il suo modello è difficilmente trasportabile in altre realtà. Si tratta infatti di una perequazione finanziaria moderna e trasparente, priva di incentivi negativi. Degno di nota è anche il secondo posto del canton Friburgo, il cui sistema è più semplice e più trasparente rispetto alla NPA, ed è innovativo dal punto di vista della compensazione degli oneri. Dietro il Vallese (terzo) e Sciaffusa (quarto) seguono altri 17 cantoni con alcuni grossi difetti nei loro sistemi di perequazione finanziaria. Ancora più grave è la situazione a San Gallo, Soletta e nei Grigioni. Fanalino di coda è proprio il Ticino, il cui sistema è l’esempio perfetto di come una perequazione finanziaria moderna non deve essere organizzata.

A cinque anni dall’introduzione della NPA molti cantoni hanno modificato radicalmente la loro perequazione finanziaria. C’è stato un certo progresso ma i margini di miglioramento restano ampi: molti degli attuali sistemi sono infatti inutilmente complessi, e il divario è ulteriormente aumentato nel corso della revisione (parziale), altri sistemi sono semplicemente obsoleti. La maggior parte degli incentivi negativi indicati nello studio sono superabili. Di conseguenza la loro funzione di contributo di solidarietà per la coesione nazionale in una Svizzera eterogenea è sempre meno efficientemente assolta dalla perequazione finanziaria intercantonale.