È davvero l’immigrazione, peraltro sempre più qualificata, ad aver alzato i costi degli immobili residenziali e quindi i relativi affitti nei grandi poli urbani svizzeri? Uno studio di Avenir Suisse contesta questa tesi ormai accettata dall’opinione pubblica e dalla classe politica e imprenditoriale. Lo studio, intitolato Migrazione, alloggi e benessere. Il mercato immobiliare al centro del dibattito sull’immigrazione, mostra che, a partire dagli anni Settanta, non solo sono aumentate le pigioni, ma anche i salari. Il ceto medio ha quindi mantenuto il proprio potere d’acquisto sul mercato immobiliare (il potere di acquisto è stato ridotto caso mai dall’aumento di altri costi quali quelli previdenziali).

È la mante- di sopra della media sviala. nord e dall’est Europa e due terzi degli immigrati provenienti da queste aree hanno frequentato una scuola superiore. La libera circolazione delle persone politica del mercato immobiliare attuata negli agglomerati urbani che ha portato a una carenza cronica di abitazioni, ad una redistribuzione problematica degli affittuari e a costi occulti per le comunità. È vero che la Svizzera continua ad attirare forza lavoro, anche se oggi la maggioranza degli immigrati proviene dal Zurigo (nella foto sopra) e Ginevra (nella foto sotto), sono le due città elvetiche piu dagli immigrati ad alto profilo. Nella pagina gettona.te accanto, dal grafico si evince come i preui degli affitti di queste due città siano nettamente ha influito generando concorrenza nelle professioni ad alto profilo, dove non c’è stata una diminuzione ma un aumento del salario.

Secondo i dati dell’indagine svizzera sulla forza lavoro (Sake) la disoccupazione degli impiegati nel terziario nel 40 trimestre del 2010 resta di un punto percentuale più bassa rispetto a una qualifica di medio livello. Continua ad esserci sul mercato del lavoro svizzero una penuria di forza lavoro molto qualificata. La nuova immigrazione non si ripartisce tuttavia in modo uniforme attraverso la Svizzera. Gli immigrati si concentrano nei grandi centri economici, dove sono disponibili posti di lavoro più qualificati e caratterizzati da un alto valore aggiunto.