Da settembre 2002, l’Institut der Deutschen Wirtschaft di Colonia, la Camera di commercio austriaca e Avenir Suisse allestiscono annualmente il «barometro delle riforme D A CH» che mira a valutare gli sforzi di riforma dei tre paesi in materia di occupazione, politica sociale, finanziaria e fiscale.

Quando è stato introdotto, il valore iniziale del «barometro» è stato fissato per tutti e tre i paesi a 100, anche se la Svizzera in confronto avrebbe avuto una posizione di partenza migliore. A fine settembre 2011, l’indice generale della Svizzera toccava i 115,1 punti, quello austriaco ammontava a 113 e l’indice della Germania a 109 punti. Lo slancio riformistico nel periodo di osservazione (da ottobre 2010 a settembre 2011) in Germania ha visto una crescita di 0,9 punti e in Svizzera un incremento piuttosto debole di 0,7 punti. Con un calo di 0,1 punti, l’Austria presenta invece un dinamismo riformistico negativo.

Mentre nella politica del mercato del lavoro in Svizzera non si è registrato alcun miglioramento, l’indicatore parziale della politica sociale ha guadagnato punti soprattutto grazie agli sforzi compiuti per il risanamento dell’assicurazione invalidità. Tuttavia, a livello di riforme politiche, la politica sociale in Svizzera da adito a sempre più grattacapi. Il bilancio nella politica fiscale e finanziaria è ugualmente deludente: sono in particolare fattori esogeni, come il franco forte, che rallentano o addirittura portano sulla cattiva strada gli slanci di riforma.