Nel dibattito pubblico sull’invecchiamento della società domina la discussione inerente alle rendite. La questione dell’assistenza agli anziani meriterebbe però maggiore attenzione. Entro il 2035 la quota di 80enni e più anziani in rapporto alla popolazione attiva aumenterà in media del 70%, o in alcuni cantoni persino del 150%. Entro il 2045 le spese per questo compito sociale sempre più importante in una società che invecchia raddoppieranno, raggiungendo il 3,4% del prodotto interno lordo (PIL) svizzero.
Per il settimo monitoraggio dei cantoni di Avenir Suisse, Jérôme Cosandey, Senior Fellow, ha esaminato in dettaglio le organizzazioni cantonali della cura degli anziani, le loro strutture dei costi e i modelli di finanziamento, basandosi su interviste con i capiufficio cantonali e su dati statistici consolidati. Come indica il titolo l’autore richiede «nuovi criteri per la cura degli anziani», e mostra dove i cantoni potrebbero imparare l’uno dall’altro.
Una visione d’insieme
Le differenze cantonali in materia di organizzazione dell’assistenza agli anziani sono notevoli. Così i cantoni romandi contano meno letti per ogni 80enne e più anziano, in compenso però una quota di personale Spitex di gran lunga superiore alla media. Più risorse di personale nell’organizzazione Spitex non sono per forza accompagnate da una riduzione del numero di letti nei centri per anziani.
Lo Spitex non è sempre la soluzione più conveniente in materia di assistenza agli anziani. A seconda dei casi, le persone che necessitano più di un’ora di cure al giorno potrebbero essere assistite a costi minori in una casa di cura piuttosto che a domicilio. Nelle case di cura il personale è impiegato secondo la propria specializzazione, e si evitano tempi di percorso improduttivi. Per contro, il 30% dei residenti in case per anziani necessita meno di un’ora di cure al giorno. Per tutti questi seniors potrebbe entrare in considerazione un’assistenza Spitex o il soggiorno in una struttura diurna. Migliori informazioni in merito alle diverse offerte di assistenza – combinate a un ampliamento dell’offerta ambulatoria – aiuterebbero a curare a domicilio, negli alloggi assistiti o nelle strutture diurne le persone che hanno un bisogno di cure ridotto di accoglienza, e nelle case di cura chi ha fortemente bisogno di cure. Serve quindi una strategia di «ambulatoriale e stazionario» invece di «innanzitutto stazionario».
Divergenze di costi estreme
Tre quarti dei costi sono spese per il personale – controllare i costi è quindi di importanza fondamentale. Tra i cantoni esistono grandi differenze nella dotazione, nei salari e nei requisiti di formazione del personale. È interessante notare che i costi di cura dipendono soprattutto dal potere di negoziazione dei rispettivi partner sociali, e meno dal livello locale dei salari. Così i costi salariali per equivalenti a tempo pieno nel (caro) Canton Ginevra si situano del 38% sopra la media svizzera, nell’(altrettanto caro) Canton Zurigo tuttavia sono «solo» del 7% al di sopra della media, mentre nel Canton Basilea Città corrispondono circa alla media svizzera.
Per trovare manodopera qualificata, la flessibilità nella ricerca di personale gioca un ruolo importante. Alcuni cantoni non impongono requisiti per il livello di formazione del personale di cura. Tuttavia in questi cantoni la quota effettiva di collaboratori altamente qualificati si situa nella media svizzera e oltre. Inoltre la creazione di fornitori integrati (Spitex, strutture diurne e case e di cura) facilita la ricerca del personale, soprattutto nelle regioni periferiche scarsamente popolate.
Differenze evidenti emergono anche per quanto riguarda i costi delle infrastrutture: mentre la media svizzera è di 25’000 franchi per letto e anno, nel Canton Basilea Città si riscontrano i costi più elevati con 33’000 franchi e nel Canton Appenzello Interno i più bassi con 11’000 franchi.
L’analisi delle strutture e dei loro fattori di costi nei cantoni mostra che ogni anno si potrebbero risparmiare 1,9 miliardi di franchi, se le organizzazioni per la cura degli anziani in tutti i cantoni lavorassero almeno al livello di efficienza medio svizzero.
Un finanziamento più trasparente
La realizzazione del potenziale di risparmio e l’attuazione della strategia «ambulatoriale e stazionario» dovrebbero basarsi su nuove regole flessibili di finanziamento. I contributi pubblici per le organizzazioni Spitex o per le case di cura dovrebbero retribuire solo le prestazioni fornite ed essere indipendenti dalla struttura dei costi dei fornitori di servizi. Disposizioni regolamentari di finanziamento basate sui costi eliminano gli incentivi a risparmiare, poiché una maggiore efficienza implica una riduzione delle sovvenzioni.
Nel settore ambulatoriale (Spitex) l’obbligo di «assistenza» – l’obbligo di curare ogni persona bisognosa di cura indipendentemente da considerazioni economiche – dovrebbe essere definito in modo specifico e trasparente. La soluzione migliore sarebbe mettere al bando gli appalti di servizi, come già avviene sporadicamente in alcuni comuni del Canton Soletta.
Il finanziamento delle cure delle persone anziane rimarrà una sfida. Avenir Suisse propone un capitale individuale obbligatorio vincolato per le cure della vecchiaia quale soluzione a lungo termine per il finanziamento dell’assistenza agli anziani. I risparmi così accumulati potranno essere impiegati per le cure o l’assistenza – a domicilio come nelle case di cura. In caso di decesso i risparmi non utilizzati potranno essere lasciati in eredità. Ciò gratificherebbe i parenti per il loro sostegno, incoraggerebbe a un uso rispettoso delle risorse e rinforzerebbe la responsabilità individuale.
Informazioni supplementari
Le differenze cantonali nella cura degli anziani sono significative, anche all’interno di regioni simili. Di seguito trovate analisi speciali per singole aree economiche:
Video: i tre aspetti della cura degli anziani
Jérôme Cosandey presenta i messaggi prinicipali del suo monitoraggio dei cantoni sullla cura degli anziani (in tedesco):