Il passaggio della città di Moutier dal Canton Berna al Giura, deciso ieri in votazione popolare, è un esempio concreto di quel federalismo elvetico per il quale la Svizzera è ammirata in tutto il mondo. Ma in che misura è rappresentativo dell’evoluzione del nostro sistema politico? Un nuovo libro intitolato «Il federalismo svizzero. Attori, strutture e processi» a cura dei politologi Sean Mueller e Anja Giudici, sostiene che – al di là di controesempi puntuali – il federalismo in Svizzera starebbe perdendo punti. Nel corso degli anni si sarebbe innescato un processo di accentramento, soprattutto in ambito legislativo. Esempi di questa dinamica centripeta sono il settore dell’istruzione (già riserva di caccia dei cantoni, si trova a far fronte a crescenti ingerenze da parte di Berna) e il Consiglio degli Stati che rappresenterebbe sempre meno l’interesse cantonale e sempre più quello dei partiti.

Leggendo fra le righe si nota però che alcune importanti specificità del nostro federalismo sopravvivono relativamente intatte, benché non senza tensioni. I ricercatori evocano «l’assenza di potere giuridico come arbitro finale della divisione dei poteri tra Confederazione e cantoni». Attraverso la democrazia diretta è invece il popolo stesso ad avere l’ultima parola, ciò che rende il federalismo svizzero più «politico» e meno «giuridico» rispetto ad altri sistemi federali. Altro punto di forza: l’importanza fondamentale dei comuni che da noi godono di un’autonomia quasi unica.

Anche nella sfera fiscale, cantoni e comuni hanno conservato buona parte della loro autonomia. Secondo dati dell’OCSE, essi possono decidere in modo autonomo su quasi il 40% della spesa pubblica. Certo, la perequazione finanziaria intercantonale pone dei limiti alla concorrenza fiscale; limiti contro i quali cantoni come Svitto e Zugo cozzano regolarmente. Nonostante ciò, i governi cantonali possono sempre adeguare – se lo desiderano – pressione fiscale e offerta di servizi alle preferenze dei cittadini.

È difficile prevedere oggi se questo sarà sufficiente per garantire la perennità del federalismo elvetico. Sondaggi indicano che l’identità cantonale, spesso derisa come “Kantönligeist”, sarebbe in declino. Tra i trend recensiti nel libro, ci sembra quello più preoccupante.