L’indice delle libertà di Avenir Suisse di quest’anno non solo è stato arricchito in termini di contenuto, ma anche a livello grafico: ogni utente è invitato a creare il proprio indice secondo la propria concezione soggettiva di libertà. Chi non ritiene che la videosorveglianza o il divieto di dissimulazione del volto nei luoghi pubblici rappresentino una limitazione della libertà personale può escludere dal calcolo i rispettivi indicatori, ottenendo così una graduatoria personalizzata. Chi si sente limitato soprattutto da tasse e spese, selezionando i rispettivi indicatori può creare un indice delle libertà di Avenir Suisse incentrato sulla fiscalità.

Completando l’indice con otto nuovi indicatori (vedi box sotto), nell’ambito delle libertà civili sono considerati nuovi aspetti come per esempio i diritti e i doveri dei residenti stranieri o la sicurezza pubblica. Inoltre il sottoindice economico è stato completato con criteri inerenti la conciliabilità di lavoro e famiglia, l’organizzazione del settore pubblico (decentralizzazione e numero di impiegati) e la regolamentazione del mercato del lavoro regionale.2016_12_blog-freiheitsindex_IT_330px

Leader indiscusso e fanalino di coda restano invariati

Anche in questa edizione dell’indice delle libertà di Avenir Suisse la classifica è dominata da Argovia, e questo nonostante il Cantone abbia perso punti indice rispetto all’anno precedente, ottenendo in tutto 72 dei 100 punti possibili. Che Argovia rimanga al primo posto è attribuibile soprattutto al fatto che anche Svitto, il suo rivale più prossimo, ha assistito ad un peggioramento della propria situazione. Se le libertà civili ed economiche vengono considerate singolarmente emerge un‘immagine leggermente diversa: per quanto riguarda il sottoindicatore economico e civile il Canton Argovia occupa „solo“ il terzo rispettivamente il secondo posto. Rispetto alle libertà economiche il Canton Svitto ha superato Argovia già nel 2011. Per quanto riguarda le libertà civili il Canton Giura capeggia la classifica dal 2010.

Il Canton Ginevra si trova nuovamente in fondo alla classifica. Anche se esso ottiene punti con i diritti politici per gli stranieri, brevi termini di residenza per le naturalizzazioni e una tassazione moderata del secondo reddito familiare, i restanti nuovi indicatori rafforzano la sua reputazione di cantone meno libero della Svizzera. Ginevra non riesce a guadagnare terreno rispetto al penultimo classificato. Questa posizione è occupata dal vicino Vaud, che come molti cantoni romandi ottiene buoni risultati per quanto riguarda gli indicatori civili, ma nell’ambito economico si trova sotto la media svizzera.

Grandi vincitori e chiari perdenti nella zona centrale della classifica

Il Canton Neuchâtel è il grande vincitore dell’ampliamento dell’indice delle libertà di Avenir Suisse. Esso è passato dalla penultima posizione alla decima – tra le altre cose grazie al suo ruolo pionieristico per quanto riguarda i diritti politici per gli stranieri e ad un’elevata deduzione fiscale per la cura dei figli prestata da terzi. Anche Obvaldo, grazie all’efficienza della sicurezza pubblica e a risultati superiori alla media per tutti i nuovi indicatori economici, è riuscito a staccarsi dal fondo della classifica, raggiungendo la 13esima posizione.

Netto perdente è il Canton Basilea Campagna, che oltre a ottenere risultati negativi rispetto ai nuovi indicatori presenta anche un’alta quota d’incidenza della spesa pubblica e finanze cantonali in rosso. Per questo motivo esso retrocede dalla settima alla 19esima posizione. Anche per il Vallese – che ora si trova in 20esima posizione – l’aggiunta dei nuovi indicatori comporta effetti negativi. Una forte regolamentazione del mercato del lavoro regionale, basse deduzioni fiscali per la cura dei figli prestata da terzi e una quota relativamente alta di impiegati nel settore pubblico portano ad una perdita di sei posizioni.

L’indice delle libertà di Avenir Suisse e i nuovi indicatori

Da diversi anni la Svizzera occupa posizioni di primo piano in importanti ranking internazionali delle libertà. La libertà nel nostro paese è quindi ben gestita. Ciò che tutti gli indizi internazionali hanno però in comune è il fatto che essi tengono a malapena conto del federalismo esistente in Svizzera e delle conseguenti differenze tra i cantoni. L’indice delle libertà di Avenir Suisse vuole compensare questa mancanza: esso rappresenta 29 indicatori economici e civili e permette un confronto trasparente e diretto dei cantoni riguardo consenso ed espressione dei principi liberali. Per motivi legati alla disponibilità dei dati l’indice è calcolato ogni volta con un ritardo di due anni; nel 2016 è quindi pubblicato il rating per il 2014. Per il calcolo dell’indice delle libertà di quest’anno sono stati inclusi otto nuovi indicatori – cinque economici e tre civili.

Nuovi indicatori economici

  • L’imposizione del secondo reddito familiare misura l’aliquota fiscale marginale sul reddito del coniuge che nella coppia realizza il secondo salario. Aliquote marginali più elevate hanno effetti negativi sugli stimoli ad esercitare un’attività professionale, e di conseguenza si ripercuotono negativamente sull’indice delle libertà.
  • La deducibilità fiscale della cura dei figli prestata da terzi influenza gli incentivi di una famiglia a intraprendere un’attività professionale così come la divisione dei compiti all’interno del nucleo familiare. Più la potenziale deduzione fiscale è alta, più i genitori sono liberi nella decisione se lavorare o meno.
  • Il numero di impiegati nel settore pubblico è una misura per la presenza del Cantone nell’economia. Un’alta quota rappresenta una limitazione dell’attività dell’economia privata, e di conseguenza il punteggio del Cantone è basso.
  • La decentralizzazione garantisce ai comuni e ai loro abitanti libertà d’azione: più il grado di decentralizzazione (calcolato come il rapporto tra le spese comunali da un lato e quelle cantonali e comunali dall’altro) è elevato, maggiore è il numero di punti ottenuti dal Cantone nell’indice delle libertà di Avenir Suisse.
  • Regolamentazioni regionali del mercato del lavoro: in un’economia di mercato, per poter mantenere l’equilibrio tra domanda e offerta è essenziale che i mercati del lavoro siano flessibili. Se il numero di CCL e di CNL nel Cantone è basso, allora il mercato del lavoro può svolgere la sua funzione correttiva in modo più efficace.

Nuovi indicatori civili

  • La sicurezza pubblica è una condizione essenziale per la libertà: tanto maggiore è la percentuale di reati risolti rispetto alle spese per la sicurezza, quanto più efficacemente è garantita la sicurezza pubblica.
  • La limitazione dei diritti politici garantiti (diritto di voto così come diritto elettorale attivo e passivo) per gli stranieri implica una restrizione della loro libertà di partecipare alle decisioni inerenti l’utilizzo delle loro imposte.
  • Lunghi termini di residenza per le naturalizzazioni a livello cantonale e comunale limitano la libertà di movimento degli stranieri e spingono il Cantone verso il basso nell’indice delle libertà di Avenir Suisse.

 

I dati per i nuovi indicatori sono disponibili per la prima volta per i calcoli di quest’anno; si è deciso di rinunciare ad un’applicazione retroattiva degli indici degli anni precedenti. Inoltre la valutazione dell’indicatore «scelta libera della scuola» è stata leggermente adattata per evitare distorsioni. Questa modifica è stata applicata retroattivamente fino al 2007, motivo per cui per alcuni cantoni vi sono leggeri spostamenti nelle graduatorie degli anni scorsi.

Link per il download delle singole valutazioni cantonali (pdf)

Aargau, Appenzell Ausserrhoden, Appenzell Innerrhoden, Basel-Landschaft, Basel-Stadt, Bern, Freiburg (D) / Fribourg (F), Genève (F), Glarus, Graubünden, Jura (F), Luzern, Neuchâtel (F), Nidwalden, Obwalden, Schaffhausen, Schwyz, Solothurn, St. Gallen, Tessin (D), Ticino (I), Thurgau, Uri, Vaud (F), Wallis (D)Valais (F), Zug, Zürich