Plusvalore
La disparità dei redditi in Svizzera è inferiore alla media europea. Negli ultimi 25 anni non è cresciuta.
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Marco Salvi
Ricchi ed eguali
PlusvaloreLa disparità dei redditi in Svizzera è inferiore alla media europea. Negli ultimi 25 anni non è cresciuta.
È un luogo comune: le buone notizie faticano a raggiungere le prime pagine dei giornali. C’era da aspettarsi quindi che il nuovo rapporto dell’Ufficio federale di statistica (UFS) sull’evoluzione delle disuguaglianze di reddito in Svizzera non venisse particolarmente gettonato dai media. Sì, perché questa evoluzione – nella sua mancata spettacolarità – è assai positiva.
La ricchezza della Svizzera non è soltanto proverbiale: a livello europeo, solo in Norvegia e Lussemburgo si registra un reddito mediano più elevato. In termini di potere d’acquisto, il reddito mediano svizzero supera del 20% quello tedesco, e ciò nonostante l’alto livello dei prezzi nel nostro paese. (Da notare che al contrario del reddito medio, influenzato da pochi redditi molto elevati, quello mediano meglio rappresenta la situazione nel mezzo della distribuzione dei redditi).
E che ne è, appunto, delle disuguaglianze? Ebbene, il rapporto mostra come in Svizzera non siano solo le elite a godere di un elevato tenore di vita ma bensì ampi strati della popolazione. Le disuguaglianze di reddito vi si attestano al disotto della media europea, anche se si trovano paesi «benestanti», quali i paesi nordici o l’Austria, con distribuzioni ancora più egualitarie.
Ma il fatto forse più sorprendente riguarda l’evoluzione delle disparità – o, meglio, la loro mancata evoluzione. Stando alle stime dell’UFS, non si sono praticamente registrati cambiamenti al riguardo da 25 anni a questa parte, nonostante i mutamenti dell’economia e le varie turbolenze che ha dovuto affrontare.
Quali le ragioni per questa stabilità esemplare? La prima, debitamente rilevata dal rapporto, riguarda il sistema di redistribuzione. Imposte e prestazioni sociali hanno premesso di compensare un leggero allargamento della disparità dei redditi primari (i redditi lordi, ante imposte). Altrettanto importante è stata però la relativa stabilità dei redditi primari stessi. Soprattutto i redditi da lavoro rimangono da noi tra i più egualitari al mondo.
Ciò conferma l’importanza fondamentale del mercato del lavoro per l’evoluzione delle disuguaglianze. È la mancanza di lavoro a coincidere spesso con la povertà. Un mercato del lavoro integrativo è invece garante di parità. Così, l’alto tasso d’occupazione in Svizzera contribuisce a mantenere le differenze di reddito a un livello accettabile socialmente, anche se, ovviamente, non le elimina del tutto.
Questo podcast è stato pubblicato il 30.05.2022 nel programma Plusvalore su RSI Rete Due.
Plusvalore
Davvero in crescita il divario tra ricchi e poveri?
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Marco Salvi
Pandemia e disuguaglianze
PlusvaloreDavvero in crescita il divario tra ricchi e poveri?
È oramai opinione comune che la pandemia di Covid-19 stia accentuando le disuguaglianze, sia a livello nazionale che a livello globale. Ciò è indubitabile per quanto riguarda le disuguaglianze di salute: la probabilità di contrarre una forma severa o addirittura letale della malattia non è la stessa per ognuno; i rischi sono fortemente concentrati nelle fasce d’età più anziane. Che ne è però delle disuguaglianze economiche? Certo, l’economia è in recessione, ma davvero cresce il divario tra ricchi e poveri?
In Svizzera i dati sono ancora lacunosi. Un recente sondaggio della SSR registrava un calo del 20 percento per i redditi inferiori ai 4000 franchi, diminuzione concentrata tra i giovani occupati. I redditi medi e superiori sarebbero invece solo in leggero ribasso rispetto a un anno fa. Oltre un terzo dei posti a basso salario si concentra nei comparti del commercio al dettaglio, della gastronomia e dell’ospitalità alberghiera, settori questi maggiormente colpiti dai lockdowns. Dall’altro canto non va dimenticato che questi settori hanno potuto fino ad ora contare su aiuti statali più generosi. Bisogner à quindi attendere i resoconti statistici ufficiali per stabilire una diagnosi affidabile sull’andamento dei redditi dopo tasse e delle disuguaglianze post-fisco nel nostro paese.
E a livello globale? Anche qui i dati sono ancora provvisori, ma sembrerebbe che si contino più decessi (in rapporto alla popolazione) nei paesi ricchi che in quelli poveri o emergenti – e ciò malgrado sistemi sanitari più avanzati e un apparato amministrativo ben più esteso e sofisticato. Secondo una recente analisi di Angus Deaton, già premio Nobel di economia, i paesi con il più gran numero di decessi da Covid (tra i quali figurano la Spagna, il Regno Unito o il Belgio) hanno anche subito un declino più marcato dell’attività economica e dei redditi. Di conseguenza, almeno fino ad ora, il reddito medio pro capite è diminuito maggiormente nei paesi ricchi – più colpiti dalla pandemia – che in quelli poveri e emergenti.
Insomma, la pandemia ha peggiorato la situazione di moltissime persone, in Svizzera e nel mondo. Quasi certamente c’è stato un aumento della povertà globale. Ma questo non implica ancora nulla delle disuguaglianze economiche.
Questo podcast è stato pubblicato il 08.02.2021 nel programma Plusvalore su RSI Rete Due.