«Un popolo pronto a sacrificare un po’ di libertà per un po’ di sicurezza non merita né l’una né l’altra, e finisce per perderle entrambe.» Con questa citazione di Benjamin Franklin datata 1776, il Consigliere federale Guy Parmelin ha aperto il suo discorso dinanzi ai sostenitori di Avenir Suisse adunatisi in gran numero presso il Miller’s Studio per ascoltare la sua allocuzione. Il Capo del DDPS ha ricordato che la libertà è un bene di valore inestimabile.

Questioni di politica di sicurezza

Nel corso degli ultimi anni in numerosi paesi europei, così come in Svizzera, sono diminuite le spese relative al settore della sicurezza. Una guerra convenzionale nel senso di un confronto militare tra eserciti nemici è diventata poco verosimile. Oggi le minacce hanno origini diverse: in pochi anni il numero di «failed states» si è moltiplicato. La pressione migratoria alle frontiere dell’Europa è aumentata di conseguenza. La Svizzera ne è ugualmente toccata, anche se finora in misura relativamente minore. Oggi anche la criminalità informatica rappresenta una sfida per la politica di sicurezza. Secondo il Consigliere federale Parmelin è indispensabile attuare una strategia adeguata che possa dare risposte a questa situazione di minaccia.

Strategia modulare

In un mondo così complesso abbiamo bisogno di una strategia di difesa modulare, come sottolineato dal Consigliere federale Parmelin. Nel sistema flessibile svizzero l’esercito rimane però l’elemento più importante. L’«ulteriore sviluppo dell’esercito (USEs)» si trova sulla buona strada e in pochi anni dovrebbe essere concluso. Obiettivi molto importanti sono il miglioramento della formazione del personale militare così come una maggiore flessibilità.

Il secondo elemento essenziale per la difesa è costituito dal servizio delle attività informative. Le condizioni quadro sono radicalmente cambiate – anche la zona operativa del servizio di informazioni della Confederazione dovrebbe essere necessariamente ampliata. Servirebbe un accesso ai mezzi postali classici così come ai mezzi di comunicazione elettronica per poter sorvegliare gli estremisti o i jihadisti che sono di ritorno. In questo ambito sensibile non conviene attuare riduzioni di budget, poiché altrimenti la popolazione potrebbe accusare i politici di negligenza. «Non è cambiato il valore della libertà, bensì il prezzo che dobbiamo pagare per essa», ha constatato il Consigliere federale Parmelin.

Passaggio del testimone in un clima festivo

Nel contesto dell’«Annual Dinner» ha avuto inoltre luogo il passaggio ufficiale del testimone da Gerhard Schwarz a Peter Grünenfelder quale nuovo Direttore di Avenir Suisse.