L’introduzione dei cosiddetti mercati delle capacità assicurerebbe dei ricavi agli operatori di centrali elettriche per la semplice fornitura di capacità di produzione. La nuova pubblicazione «No ad una svolta energetica in solitario», analizza l’impatto in Europa di uno sviluppo parallelo delle energie rinnovabili e di centrali elettriche convenzionali. Per le centrali idroelettriche i benefici di questi mercati sarebbero limitati.

Le crescenti sovvenzioni alle energie rinnovabili in Europa distorce il mercato dell’energia e mette sempre più in forse l’efficienza economica delle centrali elettriche convenzionali. Pertanto, diversi paesi stanno prendendo in considerazione l’introduzione dei cosiddetti mercati delle capacità, che prevedono un compenso separato per la semplice fornitura di capacità produttive di ripiego. Questa discussione ha raggiunto la Svizzera. Alcuni rappresentanti del settore elettrico possono sorridere, poiché gli impianti inefficienti o ancora in costruzione saranno sovvenzionati retroattivamente. Questo non basta però a stimolare la creazione di mercati delle capacità (o di meccanismi generali delle capacità).

In alcuni paesi, le diverse forme di meccanismi delle capacità erano già in atto nel corso della prima fase di liberalizzazione del mercato negli anni novanta. La loro introduzione è stata motivata dal cosiddetto «Missing Money Problem». Sussistono innanzitutto limitati incentivi agli investimenti per quanto riguarda la domanda di punta. Le centrali elettriche che coprono unicamente picchi di domanda, non soltanto sono utilizzate solo di rado, ma devono anche sopportare dei prezzi di poco superiori ai loro costi marginali. La crescente offerta di energie rinnovabili sovvenzionate aggrava il «Missing Money Problem»: le centrali elettriche per il carico di punta sono sempre meno sfruttate, e i rischi legati agli investimenti aumentano. Tuttavia, la loro esistenza in termini di ripiego è necessaria durante i picchi di domanda e la bassa produzione di energia eolica e fotovoltaica.

Le sovvenzioni alle energie rinnovabili in Europa mettono in discussione la redditività delle centrali elettriche convenzionali.

Le sovvenzioni alle energie rinnovabili in Europa mettono in discussione la redditività delle centrali elettriche convenzionali.

I ricavi aggiuntivi provenienti dai meccanismi delle capacità possono garantire agli operatori degli impianti investimenti più sicuri e stimolare la fornitura di impianti di energia di punta. I consumatori beneficiano di una maggiore sicurezza nell’approvvigionamento, evitano le variazioni dei prezzi e i costi elevati che risulterebbero da interruzioni delle forniture.

Benefici limitati per l’energia idroelettrica

Per gli operatori di centrali idroelettriche (svizzere), queste condizioni non sono date. In primo luogo, l’offerta eccessiva di centrali elettriche in Europa persisterà ancora per qualche tempo. I meccanismi di capacità non creeranno opportunità di guadagno per i prossimi cinque anni. Secondariamente, i costi delle centrali idroelettriche sono segnati da alti costi fissi di investimento. Il persistere di prezzi bassi per gas, carbone, e i certificati di emissione di CO2 riducono ulteriormente il rendimento potenziale dell’energia idroelettrica nei mercati di capacità attraverso la sua disponibilità limitata durante l’inverno. A medio termine in Europa (Svizzera compresa) dovrebbero verificarsi brevi situazioni di penuria di vento durante i già freddi mesi invernali. I meccanismi di capacità si rivolgono a queste circostanze, e sostengono soprattutto quelle centrali elettriche che possono aiutare ad alleviare questo problema. I vantaggi andrebbero verso gli impianti a combustibili fossili piuttosto che verso quelli a energia idroelettrica.

Mentre le centrali idroelettriche approfittano in modo limitato dei meccanismi di capacità, gli impianti di pompaggio potrebbero addirittura esserne negativamente influenzati. La loro efficienza si misura meno rispetto al livello in valore assoluto dei prezzi di mercato, piuttosto che alla volatilità dei prezzi e alle loro differenze fra il carico di base e quello di punta. I mercati delle capacità invece hanno tendenza a ridurre la volatilità dei prezzi nel mercato dell’energia, mentre impediscono i prezzi da penuria durante i picchi di domanda. L’introduzione in parallelo di un esplicito regolamento per la limitazione dei prezzi indebolirebbe ulteriormente i guadagni dei sistemi di pompaggio. In generale, i meccanismi di capacità indeboliscono gli incentivi per gli investimenti nelle tecnologie di stoccaggio e la flessibilità della domanda. Gli impianti di pompaggio dovranno contare in futuro più sui ricavi tradizionali piuttosto che sui pagamenti di un mercato delle capacità, che potrebbe addirittura avere un impatto negativo sui risultati.