Dalla precedente pubblicazione del monitor sull’erosione gli ostacoli alla partecipazione delle imprese svizzere al mercato interno europeo sono ulteriormente aumentati. Vanno sottolineati in particolare i peggioramenti per i produttori di dispositivi diagnostici in seguito al mancato aggiornamento dell’Accordo sugli ostacoli tecnici al commercio (MRA).
AG, BL, BS, JU e SO particolarmente toccati
La grande importanza della cooperazione nella ricerca, del reciproco riconoscimento in materia di valutazione della conformità (disciplinato nel MRA) e della libera circolazione delle persone per i cinque cantoni nordoccidentali della Svizzera Argovia, Basilea Campagna, Basilea Città, Giura e Soletta li rende maggiormente vulnerabili all’erosione.
Gli istituti scientifici sul loro territorio risentono fortemente dell’esclusione dal programma di ricerca Horizon Europe, mentre le aziende locali hanno molto filo da torcere non soltanto a causa dei nuovi ostacoli per i dispositivi diagnostici, ma già da tempo anche nell’ambito della tecnologia medica. Senza contare poi i cambiamenti normativi che si profilano nell’ingegneria meccanica e nel settore dei materiali da costruzione.
Rafforzare la voce dei Cantoni
Lo studio di recente pubblicazione non si limita a presentare dati statistici, ma propone anche misure concrete per supportare la partecipazione dei Cantoni alle importanti decisioni di politica economica estera.
I suggerimenti si fondano su una perizia legale firmata dal prof. dott. Urs Saxer e dalla dott.ssa Daniela Kühne dell’Istituto di diritto internazionale e diritto costituzionale estero dell’Università di Zurigo. I ricercatori raccomandano una revisione della legge federale concernente la partecipazione dei Cantoni alla politica estera della Confederazione (LFPI). Poiché le decisioni di politica estera del Consiglio federale coinvolgono sempre più gli ambiti di competenza cantonale, gli esperti di diritto internazionale ritengono doveroso tenere maggiormente conto degli interessi dei Cantoni. La Confederazione dovrebbe ad esempio poter differire da una presa di posizione cantonale soltanto per ragioni superiori. Secondo gli esperti si potrebbe ipotizzare un organo nazionale preposto al coinvolgimento e alla coordinazione dei Cantoni in questioni di politica estera.
Altre edizioni del monitor sull’erosione Avenir-Suisse:
Monitor sull’erosione #1: Rapporto sullo stato delle relazioni bilaterali tra la Svizzera e l’Ue
Monitor sull’erosione #2: Rapporto sullo stato delle relazioni bilaterali tra la Svizzera e l’Ue: Fari puntati su formazione e ricerca
Monitor sull’erosione #4: Rapporto sullo stato delle relazioni bilaterali tra la Svizzera e l’Ue – fari puntati su Svizzera occidentale e Ticino